26/11/2018
Dandismo e Mutevolezza
oggi LinguisticaVestimentaria); si parla anche di impermanenza nel pensiero di Bertolucci
ho letto il capitolo "La morte del dandismo" di R. Barthes che, in "Il senso della moda", attribuisce all'insorgere della moda (vedi le annotazioni introvo antrambe le questioni molto interessanti nel mio percorso creativo e di ricerca esistenziale:
- nel primo caso la visione di un sè assolutamente singolare che si attua in una forma personalissima di creazione estetica dove l'individuo stesso è l'opera d'arte rimanda perfettamente all'"anarcodandismo" che sto cercando di definire
- per quanto riguarda l'impermanenza mi piace declinarla come mutevolezza: tutto muta ed è un fluire che mi pare d'individuare nella tecnica di filatura manuale e nella tessitura che si sgancia dal figurato e si abbandona all'interazione aperta verso il caso
- c'è pure un bell'aggancio con la MeditazioneTessile laddove si dice
Il dandismo non è dunque soltanto un'etica… ma anche una tecnica… dove è evidentemente la seconda a farsi garante della prima, come in tutte le filosofie ascetiche nelle quali il comportamento fisico è la via d'accesso al pensiero.